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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

giovedì 20 marzo 2008

Una vita lunga un sogno

Capita di ritrovarsi in una voragine di pensieri, e vi assicuro che è molto più facile se siete rincoglioniti persi e provate a scrivere un articolo alle due di notte, con un buon carico emotivo alle spalle.
Le voragini di pensieri si caratterizzano per la loro totale inutilità e la facilità di dimenticanza, che le rendono tremendamente fastidiose o per meglio dire, una grossa rottura di palle.
In un fosso di idee del genere vi entrano a far parte le peggiori considerazioni che abbiate mai fatto, o i giudizi che credevate dimenticati in qualche sezione della memoria occipitale; tutto prende una determinata forma, scorre, si amalgama, Panta rei come direbbe un noto filosofo greco. E questa sfilza di frasi staccate e senza senso assume una determinata connotazione, chiamata in gergo letterario, flusso di coscienza.
Un enorme, spazioso, complicato e annodato flusso di coscienza che mi percuote il cervello e tira le mie palpebre, per farle poi ricadere al momento giusto, provocando una situazione di stanchezza simile al fine giornata di uno scaricatore di porto.

Tra le tante parole che pesco a caso in questo vortice, spuntano fuori i concetti dell'amore, dell'amicizia, sì fondamentali e perfetti, direi proprio coscienti. Ogni sillaba a va a costituire una lunga serie di simboli che mi suscitano valutazioni, positive o negative, riguardo Cupido e la sua banda di scellerati arcieri che infliggono le pene d'amore al mondo intero; rivaluto l'esercito dell'Amiciza e lo squadrone Alpha-Bestfriend che combatte a suon di dialoghi pacati e vince contro il dolore e l'eternità.

Naturalmente a figure allegoriche così importanti ne seguono di peggiori, come il giudizio filosofico della vita preceduto dall'analisi dello scopo della stessa; fiumi di simboli che alla loro foce comune mostrano contenuti più profondi di quanto non si possa raccontare. Così si spiega come un ubriaco faccia ottime considerazioni o un idiota riesca a scoprire una formula fondamentale per la matematica. Qualsiasi cosa è persa di fronte alla potenza del verbo scordare che elimina pagine e pagine dalla nostra memoria e disabilita la loquacità degna di un essere senziente come è l'uomo.

Un enorme sogno fa da contorno a tutto questo, forse perchè proprio ora mi trovo in un sogno, o tu stai semplicemente sognando tutto ciò.
Ma no, non diventiamo pazzi, non ci conviene. D'altronde, per far spazio alla follia, ci sono sempre i preti. E i filosofi.

Lacrime d'amore, Santo coccodrillo

Ricordate le fugaci avventure dei nostri eroi? Se no, andate a leggervele, altrimenti continuate pure nell'inconsueta lettura.

Otto e Anna, protagonisti indiscussi anche se molto criticati della love story, si ritrovano innamorati da due mesi ma la loro condizione mentale, sociale e fisica (PS: 10 al compito! no scusate, quella è un'altra fisica) li rende estrememente instabili, per dirla alla Freud, idioti.
Le loro capacità intellettive sono ridotte al minimo e, da quando io ho memoria che si piacciono, non si sono mai detti nulla di vagamente relato alla loro condizione, no, niente, vivono nell'ignoranza e il loro desiderio viene ricompensato da una gioia quotidiana destinata ad estinguersi con il tramonto e a fiorire con il sorgere del sole.

Giorni di agonia, tristi racconti e resoconti decisamente infelici (questo sì, è un chiasmo, ma viene da se, non c'è bisogno dello studio infinito e accidioso di Petrarca per crearlo), giunge la tanto inaspettata quanto felice notizia: Anna, con strenua volontà, fattasi forza, e altre numerose metafore che non sto qui ad elencare, decide di dichiararsi al suo amato con una strategia alquanto semplice e efficace, anche se un pò triste.
Ma si sa, in amore e in guerra ogni arma è lecita (e se il proverbio non era così non commentate, che non importa a nessuno).

Ed ecco che la rivelazione arriva dall'alto del web, dai cavi della connessione internet, dai modem e router che si rimpinzano di chat di MSN e sputano fuori frasi senzienti.
Così Otto riceve la sua dichiarazione e come è giusto, accetta la richiesta ed inizia la condivisione di passioni, insomma, si mettono insieme per dirla in un modo meno informatico.

Anna ama Otto, possiamo dirlo, lo sappiamo, è confermato e dopo una settimana potranno vedersi per conciliarsi com'è normale (speriamo) fare.
Se c'è un Dio lassù, si faccia controllare il modem, perchè una richiesta prima che venga esaudita impiega più di quanto una nonnetta ci mette a farsi una visita medica.
Oh, santo coccodrillo, confidiamo in te.