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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

sabato 26 ottobre 2013

Come nel buio

È come quando ti ritrovi nel buio. Hai presente quella sensazione? Sì, il perdere ogni punto di riferimento, il non sapere dove rivolgere lo sguardo, le pupille che si dilatano per inglobare l'oscurità dentro gli occhi. Ecco, così. Non so dove guardare. Mi sento un po' strano, mi giro a destra, poi a sinistra, ma non vedo altro che nero. Come quando da bambino tieni stretta la mano della persona di cui ti fidi, la senti scivolare e, nel mare di gente, ti ritrovi solo, sperduto. Un puntino che a poco a poco si dissolve nell'umanità. L'ansia sale, simile a un tossicodipendente affannato al pensiero della sua roba. Senza respiro, ecco, sì, mi manca l'aria. Capisci ora?
Sono attonito, spaventato, lo sei anche tu d'altronde. Dove sto andando? Dove stiamo andando? I passi sono pesanti ma nell'ombra non sai in che direzione vadano. A destra forse, a sinistra. Forse sto solo tornando indietro. Ti rendi conto? Neanche questo riconosco più. Credo che mi girerò, sì. Ma è inutile, non so verso dove. Non c'è molto da fare, me ne rendo conto. Allora faremo così: tu rimani qui, aspetta, ascoltami in lontananza. Io vado dritto, proseguo. Non so dove mi porteranno le mie gambe, magari di nuovo qui. Ci ritroveremo. O forse vado per il sentiero giusto, e allora non ci incontreremo, mia cara angoscia. A dopo, addio.