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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

domenica 12 settembre 2010

Col senno di poi

Che poi, a guardarle col senno di poi, le cose fanno ridere.
Ad esempio le donne. Le donne sono una di quelle esperienze che mi fa sempre ridere, a ripensarci. Innanzitutto perché solo ultimamente sono diventato un maestro zen delle relazioni, ovvero non accuso più colpi e contraccolpi, vedo le cose come vanno e le sistemo a modo mio, e poi come finisce finisce; prima al contrario ero un nevrotico della madonna, sempre in crisi isterica pre-appuntamento, attanagliato dai dubbi esistenziali e dalle pippe mentali. E questo è, effettivamente, un fenomeno piuttosto ilare guardato dall'esterno. Mi piace pensare a quando ero davvero preoccupato dell'amore, e per essere preoccupato dell'amore a 14 anni vuol dire che il mondo ancora non lo conosci. Com'è normale che sia, secondo me. Comunque fatto sta che ero un vero stratega degli appuntamenti, e mi rodevo l'anima per le persone a cui "tenevo". Organizzavo il luogo, l'orario, il mezzo di trasporto, il numero di passi fra il ristorante e la piazza, l'orario preciso del tramonto e il rapporto numero di stelle visibili su percentuale di umidità sulla bocca. Tutto per rendere la cosa meravigliosa. E poi cercavo di governare il sentimento, cercavo di contenere lo straripante fiume di emozioni che volevo riversare in un bacio.
Poi mi sono accorto di una cosa, semplice ma terribilmente illuminante: tiro avanti. Cioè, non c'è nulla di così drastico al mondo che mi possa bloccare, fermare, arginare, figurarsi una ragazza. No dai, non è un discorso serio, non regge. Una ragazza.
Così ho cominciato a fare come mi pare, a prendere le cose con più serenità, forse a sembrare addirittura uno stronzo agli occhi delle donne. Non che mi piaccia, però devo dire che a quanto pare funziona. Non so, sincero come sono ora, sento dirmi che ho un bel carattere. Allora mi compiaccio. E' una soddisfazione, e anche un bel tranquillante emotivo, diavolo, senza pippe mentali funziona tutto più liscio? Incredibile. Quindi sì, faccio come mi pare.
A questo punto potrei sembrare un cinico: no, non è così. Io mi innamoro davvero ogni volta di ogni ragazza, non cerco una sveltina, no, non sono il tipo. Provo sempre qualcosa, solo che ormai mi viene e mi passa abbastanza in fretta.
Forse è preoccupante.
Però è edonisticamente divertente.

venerdì 3 settembre 2010

Perché mi ricordo

E' tanto che non scrivo, e devo dire che mi mancava. Perché in fin dei conti questo blog l'ho aperto per questo, perché mi piace scrivere, comunicare, condividere, insomma dire qualcosa. Sono successe tante cose, e trovo che metterle su un pezzo di carta o, in questo caso, su una pagina del web, sia una cosa che mi dà soddisfazione; poi in realtà non sarà nulla, ma nel premere i tasti risiede quella piccola gioia che dopo una sigaretta ti fa sentire meglio, delineato, ti fa capire tanto.
Mi ricordo quando ho iniziato a scrivere, ero tanto diverso, un'altra persona, ma in fondo io sono sempre io e mi piace comunque postare qua. Mi ricordo passati amori, miei e non miei, storie raccontate dal mio punto di vista che poi col tempo si sono chiarite e a ripensarci adesso mi spunta il sorriso su questo viso barbuto, quel piacere dovuto allo scorrere del tempo, la marachella del bambino che fa tanto ridere i grandi. E così ci rido sopra. Rido sulle ragazze amate, rido sui discorsi pseudofilosofici adolescenziali e rido ancor di più a pensare che a diciannove anni non mi ricordo se adolescenziali si scrive con o senza i.
Mi ricordo di quella che ho amato alle medie, e poi rido perché pensavo davvero fosse amore.
Mi ricordo anche tutto quello che ho fatto. Cazzo, realizzo adesso che io ho fatto davvero tanti sport. Ne ho provati almeno 5-6, e ricordo anche che non me ne è mai piaciuto nessuno perché io odiavo i mister, magari il gioco in se mi divertiva e mi diverte ancora, ma capisco che io non riesco a dire "sissignore" senza farmi girare le palle, ed è per questo che forse ora faccio palestra solo la mattina quando non c'è l'allenatore ed è per lo stesso motivo che non farei mai il militare, oltre al piccolo dettaglio che non mi piace uccidere la gente.
Mi ricordo di quanto tempo ho passato a perfezionare i miei intercalari, e sorrido quando penso alle parole "piccolo dettaglio", forse perché ho preso il tono da mio padre, non so, forse è così forse no, però mi piace dirlo e mi piace farlo divertendo.
Mi piace divertirmi ma anche far divertire, diavolo, che mondo sarebbe (senza nutella) se nessuno facesse spuntare un pò di sorrisi sulle facce degli altri (questa me la ricordo, facce è senza i) e mi ricordo di quanto tempo ho aspettato prima di avere un tono di voce che non fosse troppo da ragazzino e che mi permettesse di non sembrare un idiota quando parlavo con sarcasmo e ironia.
Mi ricordo di quando ero più piccolo, e sinceramente non credo che i migliori anni della mia vita siano stati quelli del liceo, perché non lo so, forse perché ero davvero piccolo e sono cresciuto in ritardo, forse perché la penso diversamente sulla vita e non credo che scopare a 15 anni sia un grande obiettivo o qualcosa di profondamente divertente, forse perché ho altre ambizioni. Ad esempio a me piace l'indipendenza, quindi reputo la maturità una stronzata e l'esame della patente un grande successo. Mi piace aver finito il liceo, ma solo perché dicono che l'università sia più libera, anche se si studia, ma non sono ipocrita, a me piace studiare, soprattutto le materie scientifiche allora me lo dico, cazzo, è una nuova era e mi piace così.
Mi piace come evolvono le relazioni col crescere degli anni, più impegno ma più soddisfazioni, più profondità.
Mi ricordo che ho conosciuto tante persone superficiali, e ora mi rendo conto di quanto io odi la superficialità, cristo, che rovina del mondo, e come sempre mi dico "sono quelli che votano berlusconi", ed è probabile, dato che sono tanti, tantissimi.
Mi ricordo di quando ho incontrato le persone che ora di più stimo, da tanto o da poco, non reputo un amico grande rispetto al tempo che lo conosco no, solo in base a che persona è, e così ringrazio di aver conosciuto quei pochi veri amici che ho.
Ringrazio anche le donne che ho conosciuto perché, per un verso o per l'altro, positivamente o negativamente, sono quello che sono anche grazie a loro e alla fine mi piace.
Ricordo tanto e sogno ancora di più, perché adoro il futuro e adoro scrivere perché con l'accento diverso da "è"; adoro tante cose e ne odio altrettante, e credo che l'importante sia andare avanti perché anche se c'è poco che ci piace, vale la pena. E quindi se mi piace scrivere, mi piace anche leggere e quindi scrivo affinché qualcuno legga e magari ci pensi un pò. O legga e basta, chissenefrega. E' tempo vissuto.
E mi piace.