La cosa più strana dei cambiamenti è che sono ostici per natura, e io lo so bene. Sin da piccolo odiavo tutti i piatti che mi venivano proposti a tavola se non erano le mie pietre sacre dell'appetito, come i bastoncini findus o le meravigliose uova al tegamino; oltremodo poi detestavo i "miscugli culinari", sughi troppo complessi, e così via.
Per quanto poi io abbia cominciato a mangiare come un normale essere umano, comunque quell'atteggiamento me lo sono sentito spesso dentro e, per quanto uno ci lotti contro, comunque causa paura, spavento.
Per quanto poi io abbia cominciato a mangiare come un normale essere umano, comunque quell'atteggiamento me lo sono sentito spesso dentro e, per quanto uno ci lotti contro, comunque causa paura, spavento.
L'unica arma contro l'ostilità al Panta Rei che io abbia mai conosciuto è, ironicamente, la filosofia Zen, tanto semplice quanto efficace. La strategia di sfruttare la forza che ti viene incontro come una debolezza dell'avversario, indirizzarla per fare ciò che tu vuoi; è qualcosa di incredibilmente concreto per quanto possano sembrare solo parole: ti permette di risolvere situazioni ingarbugliate e di accettare la vita con un ottimismo invidiabile, il più delle volte.
Ora invece mi ritrovo trascinato da un torrente in piena. Probabilmente dovrei pensare che mi porterà verso una ridente vallata, ma ho sempre la sensazione che alla fine del viaggio ci sia una fottuta cascata. Stavolta dovrò crederci davvero, nello Zen.