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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

lunedì 12 maggio 2008

Boulevard

Tanto tempo fa, in una paese non molto lontano, no guardate, proprio vicino ma così vicino che è proprio qui quasi, viveva un uomo di nome Frank, di cui si narreranno le numerose avventure in questo blog, per passare il tempo, per sentire ancora il rumore del mare in una conchiglia ormai rotta.
Frank passeggiava per una via francese quella sera, inebriata dal profumo della città, ma giungeva ad un naso raffreddato, stremato da quella vita e da quella monotonia.
Il boulevard era costellato di lampioni, forme cilindriche che culminavano in una forma sferica illuminata come neanche le migliori lampadine al neon o all'argon sanno fare. La città quel giorno era nel pieno delle sue forze, decisa a influenzare in un modo o nell'altro lo scorrere lento e triste dei giorni.
Una ad una le luci si spensero, come se si stessero preparando a far entrare in scena qualcosa di spettacolarmente maestoso, un'entità dalla potenza catastrofica e benigna. Il nostro eroe rapidamente si accese una sigaretta ma non nascondeva la sua agitazione. Ma rimaneva lì, comunque, irremovibile e pronto ad andare avanti.
Pochi attimi, più indefinibili che indescrivibili, lo sconvolsero. Era deciso, da quel giorno egli sarebbe stato Frank Boulevard.
La notte lo accompagnò a casa e il suo cuscino si preparò ad ingerire i pensieri sconsolati rianimati da un atto inaspettato.
Persone, cose, amici, strade, qualunque cosa che egli potesse immaginare gli pareva ora più chiara.
Tutto un sogno.
Anche quella notte le lampadine da 150 Watt avevano cambiato un'altra vita.

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