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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

martedì 13 gennaio 2009

Corri, Fuggi, Scappa

Corri, Fuggi, Scappa. Credi di poterti salvare? Credi che affrettare il passo ti aiuterà a sfuggire al tuo destino? E' inutile, ormai ti sei persa, sei sconvolta e non sai dove dirigerti. Sei disorientata e la luce della luna questa notte, così fievole, non ti aiuta di certo. Dove andrai ora?
Le foglie degli alberi, di questa tenebrosa e terrificante giungla, ti angosciano. La paura ti assale, il fruscio delle piante attacca le tue orecchie e si impatta sui tuoi timpani. Sei scossa; senti un rumore alle tue spalle, è finita ormai, arrenditi. Non c'è più luogo in cui nasconderti, non c'è più rifugio dove ripararsi: sei sola e sconfitta. Non ci credi? Guarda lì, quegli occhi iniettati di sangue che si nascondono dietro il cespuglio. Scappi più velocemente? Non c'è motivo, il tuo corpo ormai è già cadavere! Sì, muoviti rapida, cerca di eludere la tua triste fine.
Come nasconderlo, sei spacciata. Il terrore ti si vede in faccia, non hai più niente in cui credere, niente a cui affidarti, sola fra gli sconosciuti, sconsolata. Manca poco ormai, lo sai ma non lo vuoi ammettere vero? Lo sai che in pochi istanti tutto finirà.
Ecco, è giunto il momento. La bestia ti assale, corri lontano, via da lui; ma come credi di poterti salvare se non riesci neanche a vedere un precipizio davanti a te! Sei così stolta, ti hanno ridotta veramente male. E ora, cadi, sprofondi nel burrone. Le tue urla squarciano la notte, ma nessuno può sentirti. Tranne io. Io so chi sei stata, e ora, so che sei morta.
Addio, Signora della Notte.

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