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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

lunedì 21 settembre 2009

Tumblr

No, non è una parolaccia nè un neologismo, è solo il nome di un servizio online che offre un servizio di blogging. In realtà ha il vantaggio di essere molto "web 2.0" (per intenderci "ommiodio come è figo c'ha i tastini colorati!"), lasciando la libertà di condividere elementi diversi, dai video ai link, dai post alle foto, una sorta di Facebook serio (ossimori?) e personale. E con i temi.

Ero abbastanza convinto a dir la verità, quindi mi son detto: "Ok, proviamolo". Ci sono andato, sul serio, e mi sono persino iscritto. Due volte: la prima per smanettare con i temi, e fin qui è andato tutto bene. Il problema è nato quando ho provato a fare una cosa abbastanza normale, un trasloco informatico (anche di modeste dimensioni dai, non scrivo così tanto) che mi ha rovinato il giochino in un attimo.

Innanzitutto, Tumblr non te li fa caricare direttamente dal sito i tuoi articoli. Eh no, sicuramente se ti iscrivi a Tumblr non hai mai usato un altro blog, davvero. Perfidi, ecco cosa siete, dei bastardi egocentrici.
Sono passato quindi a un sito trovato su internet (vatti a fidare, ma che ci vuoi fare, uno si deve spostare in un modo o nell'altro) che ha provato a caricare tutti i miei piccoli, pargoli, articoli nella culla di Tumblr. Ovviamente, cilecca: Avevo una bellissima lista di articoli nel sito, peccato che erano solo i titoli. Il contenuto? Secondario, dai.

Mi sono stufato. Ho detto "fammi cancellare il tutto". No, non c'è un bel tasto "Delete" (sì, è in inglese, non come il caro Blogspot), quindi ho dovuto googlare pure quello. Ma ci sono riuscito.
Ho rifatto le valigie, e sono rientrato in casa Google con la nostalgia che se ne andava via.

No non scappo più ;_;.

2 commenti:

Injo ha detto...

Madonna, se blogger è ciò che alla fine conviene usare mi immagino com'è l'altra roba.

Anche se mi rode che non ha una gestione dei commenti migliore, come quella di Splinder ad esempio.

Unknown ha detto...

E' vero, quella è comoda. Però tumblr sembra veramente Facebook, inusabile come blog.