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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

venerdì 6 novembre 2009

Parlare del tempo

A volte un'altra cosa che può stupirti quando ti alieni dal mondo e lo osservi con gli occhi di un estraneo è come le persone si assomiglino così tanto quando non si conoscono, come l'istinto umano sia incredibilmente analogo a quello degli altri. A dire il vero lo trovo rassicurante.
Nulla tuttavia è più comune dell'approccio standard che ravviva o fa nascere una discussione fra parenti lontani, amici dimenticati, vicini di posto, ovvero il Tempo: la meteorologia sembra essere la scienza più amata dagli attaccabottone, non c'è nulla che viene tirato fuori più spesso del meteo del giorno, negativo o positivo ("che bella giornata!", "oggi piove di brutto eh.."), e porta sempre a dialoghi che possono essere imbarazzanti ("eh.. sì.. davvero.."), ma anche vagamente coinvolti ("sì, e pensare che davano bel tempo per oggi!"), anche se dipende più dal carattere che dall'effettivo interesse, più un buonismo nei confronti di qualcuno che vorresti evitare di mandare affanculo, dato che il fato ha un modo diversamente ilare di sistemarci la vita, tipo potrebbe essere un avvocato in carriera che ti denuncia e, effettivamente, sarebbe inopportuno ficcarsi nei guai così a prima vista.

Ad ogni modo, sono discussioni che alla fine servono o per passare il tempo con qualcuno, o per introdurre un discorso più profondo con un'altra persona: sono inutili, ma fondamentali, e toglierle porterebbe a più danni che vantaggi, si finirebbe con il rendersi odiosi a pelle, essere scambiati per maniaci o per investigatori privati, insomma, un disastro.

Quindi non mi sconvolgo più di tanto quando le persone parlano per minuti e minuti del tempo, anche se sono entrambe imbarazzate e non danno peso a ciò che dicono, perché l'uomo alla fine si è evoluto così e ha trovato in tutto questo una, per quanto stupida, scappatoia, al suo pauroso egocentrismo e isolamento, salvaguardando un bisogno di comunicazione che, se non innato, è necessario.
Sono divertenti i dialoghi, poi, se pensi che chi ti stia parlando non sia solo un coglione, ma una persona, umana, come te, e prova più o meno quello che provi tu, il tuo disorientamento, anche se in un contesto diverso, ed è vicina a te perché, per quanto differente, cita anche lei il meteo del tg5.
Siamo tutti simili, in fin dei conti.
E parliamo del tempo.

2 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Riesci a trarre riflessioni profonde (e giuste, a mio avviso) partendo da aspetti minimali della nostra vita.
Complimenti.

Injo ha detto...

Sono tra i pochi dialoghi che intrattengo.

Sicuramente dietro si nasconde meno conformismo buonista ed ipocrita del "Come stai?".