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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

mercoledì 4 novembre 2009

Oddio, sono uno stereotipio.

Non è semplice essere quello che solitamente si indica con "anticonformista", ovvero quell'individuo che non si adegua alle regole e tenta di ritagliarsi il suo angolo di mondo in uno spazio dove si è oppressi da stereotipi, banalità, stronzate in generale.
La cosa peggiore è che qualsiasi cosa facciamo sembra come essere un gesto alternativo quando, in realtà, è più normale di quel che si crede; anche le stesse parole, le nostre espressioni, quante volte sono modellate, pur inconsciamente, sui versi, le frasi, i concetti di altri? Neanche a volerlo, è difficile essere se stessi.
Allora, se hai il dubbio, magari cominci a pensare, a riflettere su chi sei, su quello che dici, su quello che pensi, e cerchi di tenere distanti dalla tua testa le idee dei "grandi", ma non ci riesci ed è allora che ti senti un pò sconfortato, deluso da te stesso, oppresso dal tuo ego più di quanto non credevi.
Vedi poi quello che hai fatto, che hai voluto, in cosa hai sempre creduto, anche qui vedi quel collegamento, quel riferimento, e cominci ad arrovellartici sopra, stile fumetto-ingranaggio di Archimede Pitagorico, saltando da quel nesso all'altro.

Ecco, a me sta sul cazzo quando la gente, arrivata a questo punto, si rattrista.
Perché, santo dio, l'animo umano è uno, non è così differente in fin dei conti, e tanti pensieri più che essere espressi da quella o quell'altra persona, sono solo idee chiare e nette che tutti possono condividere senza dover pensare a pregiudizi o critiche: non c'è bisogno di andare lì a colpire, bianco o nero, "sei di sinistra? Ah, comunista", "Hai visto twilight? Ahah, coglione!", "Credi in Dio? Bah sei un cattolico del cazzo". Davvero, basta, è noioso, non potete schematizzare le persone, rinchiuderle in categorie prestabilite, ci hanno provato filosofi per migliaia di anni e cosa gli è uscito fuori? Quintali di stronzate senza senso. L'uomo è vario, e nella sua varietà rientrano anche idee che, santi numi, su miliardi e miliardi di persone, anche qualcun'altro può aver già pensato: è normale.
Vivete in pace con voi stessi prima di fare la guerra con i fantasmi del passato.

Però non chiedetemi di dire che Twilight è bello, per favore.

2 commenti:

Injo ha detto...

Siamo tutti conformisti travestiti da ribelli. (cit.)

Sei comunque un comunista.

SCIUSCIA ha detto...

Grande post.
E aggiungo: affanculo a quelli che, per paura di essere giudicati come semplici e scontati anticonformisti, finiscono per essere più conformisti che mai.