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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

mercoledì 10 settembre 2008

Dalia

Dalia - Sette Brevi Storie

Dimenticato da Dio, sorgeva sull'altopiano centrale del Messico un piccolo casale. Ricoperto di delicati e originali arrampicanti, appariva come una versione in miniatura dei giardini pensili. Il giardino secco ma curato evidenziava l'adattamento al clima impervio dei proprietari.
Alejandro, il loro giovane figlio, amava passare il tempo all'aperto, sia nel cortile, sia raggiungendo il vicino paese; adorava soprattutto compiere il tortuoso percorso che lo portava lì, poichè passava sempre davanti alla casa della vecchia Inés, la quale, come una nonna, conferiva sempre al ragazzo una tortilla, croccante e gustosa come non ne aveva mai mangiate.

Un giorno, scendendo verso il paese con il delizioso pasto nello zaino, incontrò una ragazza, circa della sua età. Voleva conquistarla, ma come poteva fare? Ci pensò un poco, fino a quando la soluzione più ovvia comparve nella sua mente. Prese la tortilla e con fare timido si avvicinò a lei.
Quel piccolo pezzo di pane, con la sua salata croccantezza, conquistò la donna.

La felicità esplodeva nel cuore di Alejandro. E tutto merito di una sola, piccola tortilla. No, non era merito della tortilla, doveva ringraziare Inés. Un altro dilemma nasceva nel suo cranio, ora; la sua famiglia era povera, non poteva permettersi nulla che la vecchia non avesse già, cosa regalarle mai. Un pensiero tuttavia giunse all'improvviso: come la tortilla incantò una donna, un pezzo di pane donato con amore, così il giovane avrebbe potuto regalare alla vecchia qualcosa che provenisse dalla sua casa, reso speciale dal sentimento con cui sarebbe stato posto. 
In quel momento, tutti i giorni passati nel giardino valsero a qualcosa: si ricordò di un angolo nascosto dove crescevano dei fiori dai colori vivaci, particolari; sicuramente i migliori che poteva cogliere. 
Il giorno dopo si recò in paese leggermente prima e, senza che Inés l'aspettasse, gli consegnò quei fiori, riempendo di gioia il cuore della vecchia.

Fu così che Inés sparì, dopo aver reso felice un'altra persona. E anche lei, nel profondo, era commossa, per quella Dalia donata a ... No, forse non è necessario che sappiate chi sia. Non è importante. Chiunque sia stata, lei era Inés, una vecchia felice, niente di più.

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