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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

venerdì 12 settembre 2008

Foulard

Foulard - Sette Brevi Storie

Faceva caldo quella sera. Nella lussuosa villa nella provincia di Agrigento il clima torrido turbava la signora Angela; l'aria secca la rendeva cianotica e sudava da ogni poro per via del calore. Fuori dalla finestra si poteva ammirare il suo rigoglioso giardino siciliano, curato in ogni dettaglio dal marito, Giovanni: gli splendidi aranci frusciavano soavemente, mentre gli alberi di limoni con lentezza ondeggiavano, come zattere sospinte dalla corrente.
Il cane si era sdraiato sotto il portico, dove una leggera brezza lo aiutava a dimenticare la sua folta pelliccia. I raggi della luna delle due di notte illuminavano le mattonelle del vialetto, mentre sul cancello una luce fioca mirava tutti coloro che si avvicinivano.

Giovanni non era ancora rientrato. Era tardi, ma Angela voleva aspettarlo, aveva paura. Era terrorizzata dal fatto che il marito avesse preso la pistola, dal nuovo picciotto che sempre più di frequente aveva fatto loro visita a casa.
All'improvviso, un brivido attraversò il suo corpo. Dalla finestra non si vedeva più il cane, le piante erano ferme immobili nel prato; il cancello cigolava.
L'ultimo rumore, un grilletto. Un colpo. E il suo corpo cadde a terra, esanime.
Il sangue usciva dal collo e inondava il prezioso foulard che il marito le aveva regalato per compleanno; un dono pregiato, ma mai quanto il dono della vita.
Morì nel terrore. 

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