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Minacce di VitaBuonasera, caro lettore o lettrice che perdi tempo su questo blog. Sarò sincero, devo ammettere che qui c'è veramente di tutto, da riflessioni esistenziali a invettive contro il sistema, dai cuori spezzati ai racconti più fantasiosi che io abbia mai scritto. In ogni caso, tutto questo sono io. Sotto tante facce. Potrei persino risultarti simpatico o tenero, ma la realtà è che, purtroppo, non me ne frega niente. Sono cinico, un pò stronzo, fedele solo alla mia morale, e non bado alla tua analisi psicologica. Non confondere la mia spiritualità e curiosità. Leggi e basta, sennò che diavolo di lettore saresti. Buona perdita di tempo.

giovedì 15 ottobre 2009

Paesino di collina

L'aria di un paesino di montagna, anzi più precisamente di collina perché in montagna fa troppo freddo, è magnifica, specie la mattina. Non tanto presto, magari giusto il momento dell'alba da godersi appieno, però poi la sensazione di umanità, il sentir scorrere la vita di una cittadina e notare come al tempo stesso tutto sia calmo, pacato come ad assecondare il tuo ritmo, questo te lo puoi godere appieno solo verso le undici, magari di una giornata autunnale. Col sole.

C'è il brivido del fresco pungente, ma c'è anche il tuo cappotto che ti scalda, c'è il venticello che muove le foglie già cadute, ma vedi anche il sole nel cielo come a equilibrare il tempo. Forse è la duplice sensazione che più apprezzo, quella di sentirsi sia membro della globalità, sangue nelle vene di cemento, sia quella di osservare il paese e commentarlo come se tu ne fossi al di fuori. Immergersi dentro al verde del parco, al giallo delle foglie, al grigio dell'asfalto, al bianco delle case, e poi riemergerne apprezzando quel colore lì e quella forma là, giudicando le persone, ipotizzando, pensando e poi rituffarsi perché spinti dalla curiosità e tornare a guardare, a camminare, ad agire.

E' particolare l'emozione che ti da girare per le vie di un paesino. Ed è molto bella. E' Viva.

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